Balayage cos’è
Il balayage è una colorazione dall’effetto multitono tridimensionale e sarà il must have della primavera 2020.
È una tecnica di schiaritura dei capelli che permette di creare riflessi multisfaccettati e dall’effetto naturale, che sta bene proprio a tutte; tutto ciò è possibile grazie al minor contrasto con il colore di base.
Il balayage nasce a Parigi nel 1970 e si diffonde 20 anni dopo negli Stati Uniti con il nome di “ballaiage”. In Italia arriva solo nel 2010, ma dovremmo aspettare il 2014 per ottenere il successo strabiliante che ancora oggi lo caratterizza.
Il balayage sarà il vero protagonista della prossima stagione, con colori tendenti al biondo freddo, miele, cenere o biondo scuro.
Il nome balayage deriva, come si può benissimo intuire, dal francese e significa “spezzare”, “dipingere”, in linea con la tecnica di schiaritura e l’effetto creato da essa: nuance di colore che si sposano perfettamente con quello naturale attraverso sfumature e riflessi molto simili a quelli creati dal sole.
L’effetto finale è caratterizzato da riflessi lucenti e luminosi che contrastano con la base ma che originano delle onde luminose naturali, le quali accentuano il riflesso dei punti luce.
Rispetto a molte altre tecniche di schiaritura, il balayage è molto meno invasivo sul capello, sia in termini di rispetto delle fibre capillari, sia per questioni più estetiche.
Vediamo le differenze.
Balayage vs Mèches
Le mèches classiche, così come i colpi di sole, è una tecnica di schiaritura dei capelli caratterizzata da “righe” che partono dalla radice ed arrivano fino alle punte, dando l’effetto di colorazione molto artificiale e costruita.
Il problema tanto odiato da molte donne è la ricrescita; le mèches, infatti, vanno ritoccate ogni mese circa in modo da coprire la fastidiosa ricrescita.
Tutto ciò, nel balayage non succede poiché il colore viene fatto partire da circa 10 cm dopo la radice.
In questo modo, con l’allungamento del capello dovuto alla crescita naturale, l’effetto di schiaritura rimane sempre come nuovo; per questo motivo il balayage può anche durare 3 o 4 mesi senza ritocco e senza diventare antiestetico, come al contrario succederebbe per le mèches. Si può portare avanti il balayage, senza ritoccarlo, anche fino ad un anno.
Inoltre, nel balayage, le ciocche vengono colorate con un mix di nuance della tonalità che si desidera e avvolte nella pellicola: l’effetto nature è assicurato.
Balayage vs Shatush
Lo shatush è una tecnica molto simile al balayage, ma si differenzia nel modo in cui il colore viene applicato.
Il balayage prevede la suddivisione della chioma “a stella”, ovvero in 5 grandi ciocche, come le punte di una stella. Una volta fatto questo, si applica sulla lunghezza il colore che andrà a schiarire le ciocche, disegnando delle striature con pennello e spatola.
Una volta eseguita questa applicazione, si procede ad una seconda applicazione.
L’applicazione del colore schiarente è irregolare, e l’effetto naturale è garantito.
Nello shatush, invece, basta una sola applicazione di schiarente, sfumandola in diverse gradazioni, e questo, a primo avviso, sembrerebbe essere meno invasivo per i capelli. Sbagliato.
Lo shatush prevede la cotonatura dei capelli alla base, pratica che sfibra il capello; per questo motivo questa tipologia di schiaritura è sconsigliata per chi ha capelli troppo fini.
Balayage vs Foilyage
Anche il foilyage è una tecnica di schiaritura dei capelli come il balayage, e si differenzia da quest’ultimo per il modo di applicazione del colore.
Nel balayage, dopo una prima decolorazione, viene eseguita subito una seconda per uniformare maggiormente il colore chiaro alla base dei capelli. Tutto ciò viene realizzato a mano direttamente sui capelli con il solo aiuto di un pennello piatto da colore.
Nel foilyage, al contrario, si utilizzano dei fogli di alluminio e la schiaritura viene eseguita solamente in una fase.
Anche in questo caso, il foilyage sembra essere meno invasivo, ma l’utilizzo dell’alluminio tende a seccare le fibre dei capelli; perciò, se scegli questo trattamento, dovrai occuparti maggiormente dei tuoi capelli, curandoli e idratandoli spesso con sciampi o balsami ad hoc, o con olii nutrienti.
Balayage vs Degradé
Il degradé è una tecnica di schiaritura che prevede l’applicazione di due tonalità di colori in posizioni diverse e vicine, per un totale di 3 colori sulla chioma.
L’effetto finale è molto simile a quello del balayage, con la differenza che in quest’ultimo, per uniformare la chioma, si utilizza un solo colore che si stende due volte, per due lunghezze differenti.
Una tipologia particolare di balayage, molto simile al degradé, è quello californiano: in questo caso si scelgono due tonalità diverse di colore, una per le radici e una per le punte. Nel mezzo il colore degrada con sfumature decise.
Con questa tecnica, si possono ottenere effetti diversi ed altamente personalizzati:
- radici più scure e punte più chiare;
- radici chiare e punte più scure.
Balayage a cosa serve
Il balayage serve per donare ai capelli quelle nuance di lucentezza che il sole, solo in alcune tonalità di biondo, fa risplendere naturalmente.
Il balayage offre, quindi, la naturalezza dell’effetto sui capelli grazie anche al fatto di coinvolgere punti diversi della capigliatura e non solo le punte.
Inoltre, questa tecnica ha la capacità di adeguarsi ottimamente a qualsiasi tipo di carnagione, colore di capelli e lunghezza. L’unico limite è la scelta della tonalità più adatta:
- se hai capelli biondi e li vuoi schiarire ulteriormente, puoi optare per un balayage biondo chiaro fino ad arrivare a sfumature platino, sabbia, malto o caramello. Stai cercando un’alternativa valida? Il balayage californiano è quello che fa per te;
- se i tuoi capelli sono castani chiari, castani scuri o rossi, la tonalità di colore adatto a te per il balayage è quella del biondo miele o biondo ambra. Schiarire con toni più alti risulterebbe troppo innaturale;
- se, invece, i tuoi capelli sono molto scuri o neri, puoi scegliere delle schiariture al massimo di tre toni e che siano leggermente ramate o nocciola, caffè o cioccolato, cognac o ambra.
A proposito della lunghezza dei capelli, come già detto, il balayage si adatta ad ogni lunghezza.
In ogni caso, l’effetto migliore si ha con capelli lunghi o medio-lunghi, perché le sfumature vengono messe in risalto maggiormente, ma è possibile eseguirlo anche su lunghezze corte.
Balayage: quando farlo
Quando fare il balayage?
Quando vuoi illuminare la tua chioma ed il tuo volto rimanendo sempre alla moda e in ordine, nonostante tu non abbia molto tempo per andare dal parrucchiere; grazie al balayage, infatti, il colore continua a mantenere la sua uniformità, nonostante la crescita del capello.
L’effetto del balayage dura finché i capelli non vengono tagliati; nonostante ciò il ritocco va fatto circa ogni 3 mesi, anche se è possibile portare avanti un balayage anche fino a un anno senza rimetterci mano. Questo è possibile perché il colore non parte direttamente dalle radici.
Nella primavera 2020 il balayage la fa da padrone, soprattutto nei toni del biondo.
Biondo freddo
Sta molto bene se hai i capelli biondi naturali. In questo caso basta che la tua base non sia troppo scura perché maggiore è la presenza del rosso, rame e castano, e maggiore sarà l’impegno richiesto per una decolorazione ottimale.
Biondo miele
Ottimo, se hai i capelli biondo cenere, per creare riflessi caldi, dorati e molto luminosi.
Biondo scuro
Perfetto se hai i capelli castani. Il risultato finale sarà una fusion di colori caldi ed intensi.
Biondo rame
Dona una sfumatura molto luminosa se hai i capelli tra il biondo e il rosso.
Se vuoi stravolgere completamente il tuo look con taglio e schiaritura, esegui prima il taglio e poi il balayage, in modo poi da poter adattare la schiaritura al taglio, e valorizzare maggiormente il tuo volto in maniera omogenea.
… e quando non farlo
Prima di eseguire un balayage è necessario seguire dei piccoli accorgimenti:
- i capelli non devono essere eccessivamente trattati e devono avere una tonalità uniforme;
- se hai capelli troppo fini non scegliere tonalità troppo chiare;
- inizia ad idratare i capelli da una settimana prima la schiaritura, per continuare anche dopo, con prodotti ad hoc.
Inoltre, non fare il balayage a casa. In apparenza la tecnica è semplice, ma per un buon risultato è necessario padroneggiare le tecniche di colorazione e avere una buona abilità nell’applicazione.
Un alto avvertimento è quello di non realizzare il balayage più di 3 volte l’anno, per non rischiare di sfibrare la fibra capillare e stressare troppo i capelli.
Non eseguire il balayage, inoltre, se hai i capelli troppo rovinati; piuttosto scurisci prima la chioma con un tonalizzante che chiude le squame dei capelli, e solo in un secondo momento effettua il balayage.
Infine, il balayage non è adatto se il tuo scopo è quello di coprire i capelli bianchi; poiché il colore parte da 10 cm circa dopo la radice, questa tecnica non è adatta a coprire i capelli bianchi.
Opta, piuttosto per una tinta o, nel caso in cui tu voglia schiarire i capelli, per le classiche mèches o colpi di cole, che, partendo dalla radice, permettono di coprire i capelli bianchi dalla radice.
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